Diciamocelo, di questi tempi non è facilissimo riconoscere mesi-stagioni-momenti dell’anno. Son discorsi da anzianotti, lo so, però mai avevo sentito questa determinazione dell’estate a spingersi oltre. Volenti o nolenti, comunque, l’autunno arriva… -arriverà anche l’autunno delle nostre vita- ma non bisogna prendersi male, bisogna gustarsi quello che c’è, rimanendo fedeli a noi stessi.
Così si fa in Eligo.
Ed ecco due experience molto autunnali elencate proprio per suggerirvi tutto il bello che vive dentro questa nuova stagione, che è malinconica ma anche romantica ed anche delicatissima:
LA PRIMA CIOCCOLATA
Sabato pomeriggio. Passeggiata in centro. Si cammina appesantiti tra un negozio e l’altro, non c’è tanta voglia di spremere energie psico-fisiche eccessive per portare a compimento acquisti non necessari.
Anche perchè, lo sapete bene, ormai avete un sito-rifugio dove fare compere da casa in tutta comodità e comfort.
Torniamo a sabato. L’hai già adocchiata. Quella pasticceria tradizionale, un po’ fuori dal tempo, o forse è anche abbastanza nuova ma ci tiene a dipingersi così, con quei funghi che emanano caldo nel dehors che sono un po’ come un abbraccio della nonna ai primi freddi. Sì fa freddino, sì è scesa qualche gocciolina, sì la giostrina coi cavalli è la stessa da 20 anni ma ora costa il quadruplo di vent’anni fa, massì è tutto bello. E’ quel momento lì, quello irripetibile, quello in cui ti gusti la prima di una stagione che magari ti offrirà la possibilità di fartene altre 10 almeno. La tua prima cioccolata. La vuoi perfetta, ci disegni dentro col cucchiaino un
tuo quadretto primitivo che ti riporta ad uno stato fanciullesco, la infiocchetti magari di panna montana, ti godi il movimento di tutto l’insieme, osservi il piattino che la culla, di solito anche la tazza ha un che di magnetico. E poi va giù. Che bontà. Vita lenta serena ed appagante.
Non interessa l’apporto calorico, lo squilibrio dolciario o la necessità di dover saltare poi il pasto serale per bilanciare tutti quei biscottini.
Questo è l’autunno. E ne siamo grati.
LA SERATA-CINEMINO SUL DIVANO
Poi però arrivano le prime piogge, l’acquisto di corsa degli stivali ai bambini, i rituali da vapore e aerosol nel mezzo del cammin della vita d’asilo… c’è bisogno di un’oasi. Divano, plaid, tisanina in mano anche se è ancora presto. La settimana non fa più paura. Tutta la tribù famigliare si ritrova lì, mette da parte ogni altro pensiero, e si focalizza su 90’ di pace, buoni sentimenti e coccole per occhi e mente.
Ovvio che non si tratti di una partita di calcio. Parlo di una serata-cinema domestica.
Cosa volere di più da un autunno?
La scelta del film è complessa e variopinta, ma, se volete la mia, bisogna stare sui classici.
Noi quest’anno si è partiti con “Bianca e Bernie”. Disegnini un po’ antichi, ritmi troppo scialli, plot troppo tradizionale… ma chissenefrega.
E’ proprio di questo che abbiamo bisogno.
Domani la pioggia sarà un po’ meno umida.
La direzione l’avete capita. Stare bene, sentirsi bene, avere la flessibilità che permette di godersi il nuovo clima e i nuoi colori adattandosi ai
momenti della giornata.
E quindi come ci si veste?L’uomo, che deve chiedere, quasi sempre, otterrà in risposta una proposta di giacca detachable. Una giacca che ha la possibilità di sbottonare la fodera interna che la rende più invernale e di conseguenza avere due versioni d’;uso. Vittoria totale: offre funzionalità e stile. E si può addirittura realizzare in tessuto antipioggia e antivento.
La donna, le donne, possono trovare la soluzione ideale con una giacca che ripari dalla pioggia, quindi sicuramente impermeabile, ma che sia glamour, sostenibile e che soprattutto ripari dal ventaccio più grosso male stagionale. Possibile condensare tutto ciò in un solo capo?
Ma certo, se si sfrutta la polvere di marmo (avete letto bene? Novità esclusivissima!) per raggiungere questo risultato, come dimostrano di saper fare gli amici del brand Fili Pari.
Un abbraccio
Elsa
