Siamo già alla metà di questo 2022! Fa caldo, siamo dentro l’estate.
Occorre una carrellata di personaggi tipici perfetti per fotografare questo anno, non trovate?
Non potete rispondere no, ma potete verificare se riconoscete qualcuno nei tratti descrittivi (un po’ esageratini, ma veri) che evidenziamo.
Dai, il tempo di un boccata d’aria refrigerante.
Ecco con la prima galleria di CHARACTERS:
– L’INFLUENZATO. Sì, avete ragione: non è ancora l’anno migliore per parlare, nemmeno giocosamente o in senso metaforico, di tutto ciò che concerne virus, positività, tossi, raffreddori ma nemmeno punture di zanzara.
Però la realtà la vedete anche voi: una delle professioni più ambite oggi, e una delle più chiacchierate, è quella degli influencer. Seguirli tutti è praticamente impossibile. Anche stare aggiornati sui trend è impresa ardua.
Tra parlare in corsivo, usare l’hashtag giusto, capire come fare a rendere virali i reel… partita persa. Ci devi essere portato. Ma ci sono delle persone che ancora provano a giocarla, quella partita: gli influenzati! Quelli vittima degli influencer, sempre in cerca dell’ultimo video stupido da far vedere agli amici, sempre connessissimi (nascondono i dati dei loro smartphone ma la leggenda
narra di 9-10-11 ore online every day), sempre in cerca delle ultime tendenze da far finta di padroneggiare. Non mollano il cellulare neanche se impegnati in qualsivoglia attività, professionale o di svago, condivisibile o no. Anche intima.
Secondo noi non state offrendo la versione migliore di voi stessi.
Condanna.
Però, sapete che vi dico? Se proprio siete convinti di condurre un’esistenza così, va condotta almeno con stile. Consigliatissime le cover di Revested, cover sartoriali, di qualità, ma che col loro mood estivo e frizzante sono perfette anche in tutte le situazioni estive.
– IL FUORI DAL MONDO Possono sembrare l’opposto completo degli influenzati ma mica lo sono. Mi riferisco a quelli che si vantano fin troppo della disconnessione. Non sanno nulla della pandemia, non sanno nulla della guerra, non seguono la politica che li ha stufati, non hanno idea di quali sianoi bonus governativi e se per caso abbiano diritto a qualcuno di essi.
Secondo noi è un po’ una posa, dai. E poi, nel 2022, vogliamo argomentazioni, spiegazioni, anche lamentazioni ma dopo un minimo di approfondimento.
Vuoi stare fuori dal mondo perché tutto è tremendo e indegno di te?
Dimostrami che il tuo ragionamento segua un filo logico e raccontaci cosa ti perplime di questo terrificante orbe terracqueo e in cosa sia particolarmente diverso da quello di un passato remoto che magari decanti pure ma nel quale non hai mai vissuto.
Dai, lo sapete anche voi: c’è una versione di voi più apprezzabile.
Coraggio. È ora di tentarne l’estrazione.
Altrimenti, ciaone.
Se comunque vuoi persistere nel tuo intento asociale, ti vedo bene in una sperduta isola greca (ricordi quella memorabile del film “Mediterraneo”?!), ma abbigliati come si deve: cappello di paglia stiloso e sì che puoi essere uno che fa vita alternativa.
Eccoti il consiglio: un panama by Doria1905.
– IL CONCERTISTA. I due/tre/(o numero crescente fino a 10) anni di pandemia lo hanno distrutto. Ha bisogno di esperienze di gruppo, di socialità, di interazione. Fa credere che anche i viaggetti da stipato nel tram con indosso la mascherina con 46° gradi percepiti sulla pelle e sulle labbra, possano essere esperienza buona in questo contesto storico.
Ma soprattutto, in questa primavera-estate 2022, ha consumato un budget clamoroso (tipo da somma di pieni benzina e bolletta elettrica per abuso di condizionatori) per il solo evento che può ripagare l’uomo contemporaneo della fatiche della vita: il concerto!
Vale tutto. Qualsiasi concerto è “mitologico”, “clamoroso”, “irripetibile”, “unico”, “magico”, “pazzesco”… La galleria di aneddoti, sempre fumosi e vaghi ed improntati ad una sacralità imponderabile e difficilmente esprimibile a parole, ruota attorno a personaggi sonori di qualsiasi tipo: dai classici Vasco Rossi e Ligabue, ai quasi impossibli Bruce Springsteen e Green Day, ma anche da Ultimo e Tananai, passando per prodotti dei talent show mai uditi prima, band piccole ma dal futuro assicurato (con strizzata d’occhio insinuante “li ho scoperti prima io”) fino cover band composte da cantanti che si sono ritirati dalle scene che imitano cantanti a loro volta già catalogati come “ex” che si esibiscono a sagre di paese deserte ma comunque valevoli di un’experience fuori dal consueto.
Siete dei believers. Che non è per forza brutta cosa. Concerti bellissimi ok, ma anche meno!
Ideale per atteggiarsi da pop-star e per fingersi in stato di hangover obbligando gli altri a richiederti cosa diavolo tu abbia fatto la sera precedente: un occhiale di sole glamour che visto il clima da insolazione perenne può anche risultare di una certa utilità.
(Comunque un concerto bello in questo 2022, concedetevelo, anche in una sagra di paese mangiando una salamella abbrustolita: è giusto così!).